War Thunder Italian Air Force
Source – http://warthunder.com/en/news/2939-air-forces-italian-air-force-en
The Italian Air Force, called the Regia Aeronautica in Italian, was officially established in 1923 as an independent part of the Italian armed forces. It was the first air force to ever conduct both a reconnaissance flight and a bombing run, in late October of 1911. During the interwar period (1918-1936), the Regia Aeronautica seemed to have a bright future ahead of it. Brilliant minds, such as General Italo Balbo, contributed to their prestige and renown, with feats such as leading a squadron of heavy bombers in a transatlantic flight, and revolutionizing air warfare tactics in the entirety of Europe. Moreover, the Italian aircraft industry was one of the best ones in the world, and the Italian heavy bombers at the time were unrivaled in their effectiveness.
L’Aeronautica Militare Italiana, denominata Regia Aeronautica in italiano, è stata ufficialmente istituita nel 1923 come parte indipendente delle forze armate italiane. E’ stata la prima forza aerea ad aver sempre condotto sia ricognizione sia bombardamento aereo, alla fine di ottobre del 1911. Durante il periodo tra le due guerre mondiali (1918-1936), la Regia Aeronautica sembrava avere un futuro brillante davanti a sé. Menti brillanti, come il Generale Italo Balbo, che ha contribuito a prestigio e notorietà, con prodezze come capo di una squadriglia di bombardieri pesanti in un volo transatlantico, e rivoluzionando le tattiche di guerriglia in aria per la totalità dell’Europa. Inoltre, l’industria aeronautica italiana era una delle migliori al mondo, e i bombardieri pesanti non avevano rivali nella loro efficacia.
However, in the middle of the 1930’s, the Regia Aeronautica started seeing some changes.The general Italo Balbo, who was the main driving force behind the Regia Aeronautica, died in a friendly fire accident in Italian Ethiopia, taking with him his vision for his country’s air force. What was left behind were some very talented and well-trained pilots, albeit without an influential and equally skilled leader. The Regia Aeronautica fought in many battles in the Spanish Civil War, alongside the Spanish Nationalists and the German “Condor Legion”, and in Ethiopia, leading very successful skirmishes and bombing operations. However, their opposition was minimal and employed the use of outdated aircraft, and in the Ethiopian case, it was nearly non-existent. This made Mussolini too confident of the Regia Aeronautica, and in turn, he allocated less and less of the country’s resources to it.
Tuttavia, nel corso del 1930, la Regia Aeronautica iniziò alcune modifiche. Il generale Italo Balbo, che era la principale forza trainante della Regia Aeronautica, morì in un incidente di fuoco amico italiano in Etiopia, portando con sé la sua visione per la sua aeronautica militare. Ciò che lasciò furono un grande talento e piloti ben addestrati, pur senza un influente e altrettanto abile leader. La Regia Aeronautica combatté in molte battaglie della Guerra Civile Spagnola, a fianco dei nazionalisti spagnoli e la tedesca “Legione Condor”, e in Etiopia, ottenendo successi in scontri e bombardamenti. Tuttavia, l’opposizione fu minima e con uso di aeromobili antiquati, e nel caso Etiopico, era praticamente inesistente. In questo modo Mussolini rimase troppo fiducioso della Regia Aeronautica, e allocò sempre meno risorse.
At the start of the Second World War, Italy had the smallest air force out of the three Axis powers. Even though it numbered around 3500 aircraft, only half of those were operational at all, while just a tenth of those were modern, top-tier planes, such as the Macchi MC.200, Fiat G.50 and Savoia-Marchetti SM.79, which would later be praised as the best torpedo bomber of the time. While the Regia Aeronautica was at this point still formidable, its effectiveness was severely hindered by several factors. The major of these were the manufacturing practices used by Italian factories (which were several years out of date), poor radio communications, and a lack of training on air combat tactics, rather than individual pilot skill. The Regia Aeronautica participated in many fronts during WWII, usually in cooperation with German contingents. Some of these include the Battles of Britain and France, and the sieges of Malta and Gibraltar, where Italian aircraft were of great significance.
All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia aveva la più piccola forza aerea delle tre potenze dell’Asse. Anche se erano numerati circa 3500 aerei, solo la metà di questi erano operativi, mentre appena un decimo erano moderni e di alto livello, come il Macchi Mc.200 , Fiat G. 50 e idrovolanti Savoia-Marchetti SM.79, che più tardi sarebbe stato lodato come miglior aerosilurante del tempo. Mentre la Regia Aeronautica era a questo punto ancora formidabile, la sua efficacia fu gravemente ostacolata da diversi fattori. I principali furono pratiche di produzione arretrate, le comunicazioni radio, la mancanza di formazione tattiche di combattimento, piuttosto che esperti piloti. La Regia Aeronautica ha partecipato in molti fronti durante la SECONDA GUERRA MONDIALE, di solito in collaborazione con contingenti tedeschi. Alcuni di questi includono le battaglie della Gran Bretagna e Francia, e gli assedi di Malta e Gibilterra, dove aerei italiani sono stati di grande importanza.
The Italian armistice of 1943 divided the Regia Aeronautica into two separate air forces. The Royalist Italian Co-Belligerent Air Force (Aviazione Cobelligerante Italiana, or ACI) fought alongside the Allied forces from Southern Italy, while In northern Italy, the National Republican Air Force (Aeronautica Nazionale Repubblicana, or ANR) flew for the Axis. At this point in in the war, the Italians boasted aircraft that were on par with other Allied and Axis airplanes, namely the ‘Serie 5’: Reggiane Re.2005, Fiat G.55 and Macchi C.205, the latter of which was considered one of the best fighters in the war. However, due to their late introduction, they never managed to make a significant impact. The two air forces never directly engaged each other, as despite their different political affiliations, they were all still Italian. Italian aircraft losses totaled to around 5000 aircraft, while they themselves confirmed the same amount of aircraft destroyed. Even though the Italians didn’t keep a record of individual pilot kills, some pilots kept logbooks of their own.According to them, the most decorated Italian pilots were Franco Lucchini and Adriano Visconti, both with 26 kills. Both of the newly-established air forces merged into one, forming the Aeronautica Militare, upon the declaration of the Italian republic on the 2. June, 1946.
L’armistizio del 1943 divise la Regia Aeronautica in due fazioni. La Royalist Co-Belligerent Italian Air Force (Aviazione Cobelligerante Italiana o ACI) combatté con le forze alleate del sud d’Italia, mentre nel nord Italia, la National Republican Air Force (Aeronautica Nazionale Repubblicana, o ANR) ha volato per l’asse. A questo punto della guerra, gli italiani vantavano aerei che andavano al pari di altri Alleati e Asse, ossia la “Serie 5 “: Reggiane Re.2005 , Fiat G. 55 e Macchi C. 205, l’ultimo dei quali era considerato uno dei migliori caccia della guerra. Tuttavia, a causa del loro ritardo nell’introduzione, non riuscirono ad avere un impatto significativo. Le due forze aeree non si scontrarono mai, nonostante le loro diverse affiliazioni politiche, tutti erano ancora Italiani. Le perdite si attestano a circa 5.000 velivoli, mentre è stata confermata la stessa quantità di aerei distrutti. Anche se gli italiani non conservarono la registrazione dei singoli abbattimenti, alcuni piloti tennero taccuini con gli abbattimenti, i più decorati piloti italiani furono Franco Lucchini e Adriano Visconti, entrambi con 26 abbattimenti. Entrambe le forze aeree alla fine della guerra si unirono formando l’Aeronautica Militare, dopo la dichiarazione della Repubblica Italiana nel 2 Giugno, 1946.
Despite having a rough history, the Italian air force, proved to be a force to be reckoned with, and although they may not have had as much recognition as other countries, they were without a doubt incremental in the outcome of the Second World War.
Pur avendo una storia irregolare, l’aeronautica militare Italiana ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare e anche se non hanno avuto lo stesso riconoscimento da altri paesi, sono stati senza dubbio “incrementali” nell’esito della Seconda Guerra Mondiale.
Author: Sergej “NuclearFoot” Hrustić