Le notizie sull’introduzione dei carri italiani sono ancora molto aleatorie e alla WG non hanno ancora deciso se l’introduzione avverrà tramite albero dedicato o inserito all’interno di quello europeo. In attesa di vere e proprie prese di posizione da parte dello staff di WoT e, soprattutto, in attesa di notizie positive, mmowg.net inaugura una nuova rubrica nelle quale si passerà in rassegna tutti i possibili carri “papabili”, cioè quelli di un possibile tech tree.
The “Carro Veloce L3″ was producted on the base of Carden Lloyd MKVI. 25 units of MK VI was bought and carried to Italy in 1928. In 1931 this tank was rebuilt by Ansaldo like ” Carro Armato per accompagnamento fanteria” (infantry tank), a prototype of the well known C.V.33. The C.V.33, delivered at the first time to the “Reggimento Cavalleggeri Guide”, was a light tank without turret. The armor was tiny, 13,5mm on front of hull, front-wheel drive, gasoline engine (CV3-005 43hp, gearbox 4 forward). The armament, at the begining, consisted on a 6,5mm machine gun. In 1935, the tiny 6,5mm was replaced by two 8mm and finally last series of this tank (1938/1939) used two Breda 38 (8mm). Many variants of this tank was produced for many countries. A special version, Trubia prototype, was built and sent to Spain. Trubia was a special CV33 with a tiny turret and a 20mm gun Breda 20/65 mod. 1935. We talk on this special italian tank later. The CV33 was sent to Brasil. The brasilian units mounted a Madsen 13,7mm. Even austrians units mounted different machine guns, the MG34, and the chinese CV33 used a Fiat 14. Many variants came from L3: CV.3/38 with 13.2mm Breda Model 1931 Heavy Machine Gun; Carro Radio: (Command version with radios); Carro Lanciafiamme CV.33 Lf:; CV.3/33 Carro Gettaponte: Carrying a 7m bridge; CV.3/33 Carro Recupero: Light recovery vehicle; Semovente da 47/32: Prototype tank destroyer version; Mortar Carrier: Fitted with the unusual 45mm Brixia mortar; CV.3/33 CC (Controcarro): 20mm Solothurn S-18/1100 or 1000; Breda 20mm Cannon.
Specifications – the L3 had 3.15m lenght, 1,40m width, 1,28m height. Two crew members were inside the tank. The armor was thin, only 13,5mm on front glacis, 8,5mm on sides. Only two 8mm Breda machineguns (Breda 38 or Fiat 35) were the main weapons of this “tankette”.
Most important variants:
L3/35 cc Solothurn -L3/35 Solothurn was a field modification of italian L3 Tankette. The two Breda machine guns were replaced by a big tank destroyer gun, 20mm Rheinmetal Solothurn. Otherwise, the Solothurn gun was installed outside the hull.
L3 Breda 20/65 – L3 Breda 20/65 was a second field modification. The little Breda guns were replaced by big Breda 20mm gun, named 20/65. This gun was too big and it blocked the view of the gunner and driver. Optics and rangefinder didn’t installed to to overcome this problem.
L3/35 or L3/38 Breda 13mm – The L3/35 or L3/38 was a modification with two Breda mod. 31 13mm guns.
Tank destroyer L3 47/32 – Last modification was a tank destroyer / assault gun from hull of L3. Like German Panzerjager, on this tank a big 47/37 gun was installed with a only one steel plate to protect the crew.
Il Carro Veloce L3 fu prodotto sulla base del Carden Lloyd MK VI, acquistato in 25 esemplari dall’esercito italiano nel 1928. Il mezzo non soddisfece le aspettative dell’Ansaldo che ne produsse una variante nel 1931, definita “Carro armato per accompagnamento della fanteria”. Si trattava di un modello di preserie che ebbe la sua versione definitiva nel famoso Carro Veloce 33, distribuito per la prima volta al Terzo Squadrone del Reggimento Cavalleggeri Guide. Il C.V.33 era un carro leggero, definito d’assalto, privo di torretta, corazza spessa circa 13,5mm, trazione anteriore su ruote d’acciaio, sei ruote portanti a gruppi di due carrelli, ruota di rinvio posteriore e rullo ausiliario. Montava un motore a benzina a 4 cilindri CV3-005, pari a 43cv a 2400 giri. La messa in moto era a manovella sia esterna, sia interna. La trazione era anteriore, con sistema di trasmissione ad albero con frizione, cambio a 4 marce, riduttore e dispositivo epicicloidale. Grazie al peso ridotto, il carro raggiungeva una velocità massima di 42 km/hr. L’armamento, in ottica contemporanea alquanto ridotto, in origine usufruiva di una sola mitragliatrice da 6,5mm, nel 1935 portate a due da 8mm con brandeggio orizzontale di 24° e verticale di 27° (modello CV.35). Tuttavia le sperimentazioni del carro su diversi teatri di guerra (soprattutto la guerra in Spagna) permisero diverse soluzioni per l’armamento. In Brasile si montarono le Madsen 13,7mm, in Austria le MG34, la Fiat 14 in Cina, tra il 1938/39, l’ultima serie costruita, si montò una Breda 38. Fra le modifiche più interessanti vi è da annoverare quella fatta per l’esercito spagnolo (TRUBIA) con torretta girevole e cannoncino da 20mm Breda 20/65 mod. 1935. Dal 1938 su distinsero circa 3 principali versioni tutte denominate con il prefisso L.3/, dove il 3 indicava il peso, 3 tonnellate, e il suffisso, 33, 35, 38, relativo ai diversi tipi di allestimento e modifiche. In seguito venne omesso anche il 3 e i carri vennero denominati con il semplice prefisso L. Dal 1933 al 1939 vennero complessivamente prodotti 2724 mezzi, di cui 1216 esportati in diversi paesi del globo. 1284 furono dati in dotazione all’esercito italiano che li utilizzò sia in diversi fronti di guerra, sia nei centri di addestramento. Dallo scafo dell’L3 si derivarono altri veicoli. Lo scafo venne adattato a carro lanciafiamme, gettaponte, recupero, radio e semovente 47/32.
Caratteristiche tecniche – nella produzione di massa il carro L3 propose caratteristiche tecniche decisamente sottodimensionate per gli impieghi operativi durante il Secondo Conflitto Mondiale e la Guerra Civile Spagnola. Con dimensioni pari a 3,15m di lunghezza, 1,40m di larghezza e 1,28m di altezza , ospitava due membri di equipaggio che alloggiavano in maniera non del tutto confortevole. La corazzatura all’inizio fu a piastre saldate e successivamente, per motivi di praticità, bullonata. Anteriormente e posteriormente scafo e casamatta erano protetti da soli 13,5mm di corazzatura, che scendeva a 8,5mm ai lati (copertura e fondo 6mm). L’armamento principale era rappresentato dalle doppie mitragliatrici calibro 8 (Breda 38 o Fiat 35). Tuttavia si cercò di adattare l’armamento, evidentemente insufficiente, al fine di diminuire il gap tra questo veicolo e gli avversari.
L3/35 cc Solothurn – Fra i più importanti riadattamenti, è doveroso ricordare il carro L3 attrezzato con il Solothurn (L3/35 cc, controcarro), un grosso fucile controcarro prodotto dalla Rheinmetal. Questo adattamento avvenne attraverso due modalità, direttamente in casamatta, sostituendo così le mitragliatrici binate e sopra la casamatta, in maniera posticcia, al fine di mantenere sia le mitragliatrici binate che il Solothurn.
L3 Breda 20/65 – Un secondo adattamento, più artigianale e di poco successo, fu quello di dotare la casamatta della Breda 20/65 da 20mm, equivalente al Solothurn, ma decisamente ingombrante, tanto da impedire la corretta visuale al cannoniere e al pilota, problema che si sarebbe potuto risolvere attraverso l’installazione di gruppi ottici e telemetrici (costosi e non presenti sul campo di battaglia).
L33/5 o L3/38 Breda 13mm – Variante del Carro Veloce 35 con doppia mitragliatrice Breda Mod. 31 da 13mm. Fra le altre modifiche, il carro vantava un diverso treno di rotolamento, con le coppie di ruote dei quattro carrelli di diametro maggiore e nuove sospensioni.
Cacciacarri / Semovente L3 da 47/32 – il semovente L3 47/32 adattò lo scafo dell’L3 ad arma controcarro rudimentale, su ispirazione dei Panzerjager tedeschi. In sostanza si trattava di un L3 privato della casamatta e delle mitragliatrici. Al loro posto venne installato un cannone da 47/32 scudato per fornire un minimo di protezione agli operatori. Si trattò di una modifica poco più che artiginale.