E’ arrivato il momento di parlare di un clone di World of Tanks. Si tratta del vecchio Project Tanks, una sorta di fotocopia cinese (si dice così, indagherò) di WoT. PT venne bloccato a suo tempo, sebbene, nonostante tutto, pare abbia trovato nuovo spazio e incarnazione grazie ad una società di videogioco online russa, la Mail.RU. Vituperato dai più, ho provato il gioco prima che rischi la seconda (definitiva?) chiusura per mano dei legali della WG. Il gioco, pur essendo un clone, non è una fotocopia di WoT. Infatti presenta alcune differenze che si possono apprezzare (o disprezzare) solo provandolo direttamente.
Motore grafico – l’elemento che subito salta all’occhio è il motore grafico. Si tratta di un browser game o, meglio, di un ibrido, una via di mezzo tra un browser game e un gioco installato su pc. Infatti si scarica un client dal peso di appena 300mb. Graficamente, quindi, è più o meno all’altezza dei tanti browser game con visuale 3D. Si può paragonarlo all’alpha di WoT o alle prime versioni Open Beta. In sostanza non aspettatevi grafica da urlo. Il lato positivo è quello di una buona giocabilità anche su pc di fascia bassa, qualità ormai persa, giustamente, da WoT. Niente più 10 FPS e gioco a scatti. Tutto è fluido e godibile. I poligoni utilizzati per i carri sono ridotti all’essenziale e anche quelli per l’enviroment sono al lumicino. Tutto è relegato alle tessiture che, ovviamente, sono in bassa risoluzione. Il paragone più stretto che ho trovato è quello con WoT 6.4, di cui sopravvivono alcuni video su Youtube. Le esplosioni non sono particolarmente belle, anzi sono poco più di una fiammata. Piccola curiosità, è presente il tempo atmosferico, pioggia, neve, nebbia e , se ricordo bene, anche la notte (!).
Sonoro – si può definire essenziale. Effetti digitali appena accettabili, altrettanto le musiche e il linguaggio dell’equipaggio (sempre che vi piaccia il russo).
Giocabilità – nonostante sia un server russo, i microsecondi non sono mai andati oltre i 100 ( se non in rari casi). La giocabilità è più che accettabile, nonostante alcune magagne (carri che scompaiono, ma questo anche in WoT). Da quel che si comprende, le modalità di gioco non sono solo quelle presenti in WoT. Ai primi livelli si sperimenta la modalità che potremmo definire come “Carro Comando”, cioè un carro con più hp degli altri carri, la distruzione del quale porta alla vittoria del match. A questa modalità si aggiunge il respawn dei carri che non sono carro comando. Altro discorso è il bilanciamento, purtroppo ai tier bassi non è possibile comprendere il reale bilanciamento dei carri. Si può comunque dire che anche qui il T18 non si buca! L’interfaccia grafica in hangar è parzialmente intuitiva, nonostante il russo. Chi viene da WoT non faticherà molto a comprendere le impostazioni di base. Rimane un mistero come vendere i carri in hangar!
Tech trees – le nazioni disponibili sono tre: USA, Germania, URSS. Non sono una fotocopia di WoT, ma si ispirano a WoT, soprattutto nei tier iniziali. I cambiamenti più interessanti in genere avvengono dai tier VI in poi. Il tech tree tedesco (l’unico al momento analizzato) suscita sicuramente interesse, se non altro perchè si trovano carri che mai vedremo su WoT. Dal Tier I al V le sorprese sono pochissime. Le cose si fanno interessanti dal tier VI. Sulla linea dei cacciacarri dallo StuGIII si aprono due rami, uno porta allo Jagdpanzer IV, l’altro al Brummbar, carro mitico e fantasma su WoT. Il Brummbar apre le porte al Nashorn tier VII, Sturer Emil tier VIII, Sturmtiger Prototype Tier IX, Sturmtiger Tier X. Si, avete letto bene, in questo gioco lo Sturmtiger in ben due versioni è stato introdotto come cacciacarri (anche perchè le artiglierie non esistono!). La linea dei pesanti riserva interessanti novità soprattutto ai tier finali, IX e X. Al tier X avremo il MAUS, l’E100 con torretta MAUS, l’E90 un ibrido su scafo E100 e torretta E75 (mai esistito) e lo Jagdpanzer E100 Krokodil, una versione con casamatta avanzata, anche questo una sorta di falso, sembra invenzione da fantasie di disegnatori. Potremmo considerarle licenze poetiche, credo sia inutile puntare il dito, considerando i modelli introdotti dalla WG in WoT, uno tra tutti il WT Ausf E100 con caricatore…
Carri premium – un discorso a parte meritano i carri premium: sono stati analizzati solo quelli tedeschi e vi sono importanti sorprese. Il Lowe è sempre presente, ma gli altri tre sono il VK4502H (prototipo del Tiger H), l’E-10 (!) e un carro italiano (avete letto bene), il P40.
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Conclusioni – il gioco è un clone di WoT, non tanto per le dinamiche di gioco, quanto per l’hangar e tutte le opzioni insite in esso. Comprendere dove sia la violazione della proprietà intellettuale non è semplice. Project Tank in qualche modo venne bloccato dalla WG. Ground War Tanks, rispetto al gioco cinese e anche a WoT, introduce delle novità sfizione (come i nuovi carri, la modalità di gioco con Carro Comando, gli scafi addizionali, ecc.). Tacciarlo di copia riuscita male sarebbe, a mio parere, un giudizio affrettato, visto, tra le altre cose, che si tratta di un browser game.
Pro – veloce, immediato (sempre che conosciate il russo), gira su pc datati, client leggero (appena 300 mega), carri non presenti in WoT, modalità di gioco sensibilmente diverse.
Contro – per molti versi copia di WoT, soprattutto hangar e interfaccia grafica; grafica appena sufficiente, lontana dagli standard attuali di WoT; profondità di gioco forse limitata (almeno ai tier più bassi); sensazione di già visto a volte troppo persistente.
Voti
Grafica 6/7
Sonoro 5/6
Giocabilità 7/8